Inizio dell'avventura

Quel giorno il professor Hemlock si trovava in giro tra la natura, come suo solito, per portare avanti i suoi studi sui pokemon. Per l'esatezza stava camminando nel bosco assopito accompagnato da un leafeon che lo precedeva appena e, che ogni tanto, si voltava per assicurarsi che il suo allenatore stesse ancora bene. Con una mano l'uomo cercava inutilmente di levar un pò via la nebbia e procedeva incerto tra la vegetazione. "Non si vede assolutamente nulla." Si lamentò deluso visto il fallimento nella sua spasmodica ricerca di pokemon selvatici. Ed ecco che per poco non calpestò un rookidee che però volò subito via facendolo sussultare per lo spavento improvviso. "Ah, era solo un rookidee." Disse rassicurato per poi tirare un sospiro di sollievo. "Leaf." Verseggiò Clhorophyll, il Leafeon, scuotendo appena la testa dal vedere una simile scena. A un certo punto però il pokemon rigoglioso si fermò, girò la testa e mosse le orecchie avendo captato qualcosa. "Leaf leaf eon!" Esclamò indicando un punto preciso col muso e poi dare un tocco di zampa al professore per dirgli di seguirlo. A quel punto partì in una leggera corsetta. "Aspettami!" Gli disse l'uomo raggiungendolo ben presto poichè si era fermato. Facendo attenzione Hemlock potè notare una figura stagliarsi tra la foschia: un ragazzo e un pokemon che però ancora non riusciva ben a riconoscere. "Ehi, tu... aaaaaaah!" Cercò di richiamarlo ma non fece in tempo a finire di parlare che inciampò in qualcosa finendo per urlare e cadere in avanti tra l'erba.

Il Leafeon scosse la testa davanti a quella scena, il suo allenatore era senza speranza in fatto di imbranataggine. Quindi accertatosi che stesse bene lo precedette per controllare di chi fosse quella presenza di cui si era reso conto. Procedendo tra la nebbia a un certo punto si fermò vedendo un ragazzo insieme a un pokemon. Un pokemon che Chlorophyll conoscena come specie dall'alto della sua sapienza. Se avesse potuto parlare sarebbe stato pari a un pokedex vivente. Il pokemon rigoglioso rimase a scrutare con attenzione i due, non sembravano pericolosi, e quando l'umano chiese di fare amicizia il leafeon si sedette e gli rifilò un occhiata saccente per poi girare la testa nella direzione da cui era venuto. Intanto Hemlock si era messo a sedere sull'erba cercando di riprendersi dal volo che aveva appena fatto, prese un bel respiro e poi vide di rialzarsi. A parte l'impatto col suolo e un pò di terra sui vestiti non si era fatto niente. Ora non restava che ritrovare Chlorophyll. Dove poteva essere andato? Controllando il terreno trovò dell'erba smossa e delle impronte e, seguendo le tracce, non ci volle molto prima di trovarlo. "Quel... quel pokemon è mio." Affermò, ancora un pò stordito, il professore raggiungendo il gruppetto. "Oh, sei un allenatore?" Chiese dopo aver scrutato il ragazzo per qualche attimo.

Il Leafeon sembrava volersene stare sulle sue scrutando attentamente i due sconosciuti. Non si scompose neppure davanti al gesto di Itachi seppur sospirò e scosse la testa. Quanta pazienza che ci voleva con i pokemon indisciplinati come quello lì. Ad ogni modo Sylvan li raggiunse e si chiarì che il pokemon rigoglioso non fosse un selvatico. "Si, lui è Chlorophyll. E' stato proprio in questa foresta che si è trasformato in un Leafeon." L'uomo informò il ragazzo mentre Chlorophyll gli si era seduto accanto. "Mh, capisco." Fece quando venne a sapere che il giovane fosse un allenatore in erba. "Oh, ma quello è un Sentret. E' davvero uno splendido esemplare..." Esclamò interessato quando vide la creaturina che accompagnava l'altro. Non era di certo la prima volta che ne vedeva uno ma il professore tendeva ad emozionarsi facilmente alla vista di un pokemon. "Però quindi non sarà mica che vieni da Johto?" Chiese poi notando che fosse strano che un allenatore in erba di Galar potesse avere un simile compagno. "Comunque io sono il professor Sylvan Hemlock." Decise quindi di presentarsi e chissà come avrebbe reagito il moro davanti a una persona tanto famosa. Difatti se lui poteva essere un allenatore lo doveva tutto agli studi dell'uomo che aveva di fronte. Senza di quelli uomini e pokemon avrebbero ancora condotto vite separate e spesso in antitesi. A un certo punto si sentì un rumore tra l'erba alta, subito Chlorophyll drizzò le orecchie e si fece avanti per scoprire cosa lo avesse provocato. E così finì per ritrovarsi muso a muso con un Blipbug che, quando vide l'altro pokemon, rimase a fissarlo curioso. Si poteva però anche sentire nella foschia il cinquettio di un rokiedee in coro al bubolare di un hoothoot e uno skwovet pensò bene di correre accanto ai due umani con le guance piene di bacche. Di certo non mancava la vita nel Bosco Assopito.

Il ragazzo non sembrava essere molto informato sui pokemon, come aveva detto doveva proprio essere un allenatore alle prime armi e con ancora molto da imparare e scoprire. L'uomo rimase ad osservarlo mentre parlava mettendosi le mani nelle tasche del suo trench. "Beh, lo è. Si è evoluto tramite l'erbafoglia e, come potrai intuire, è l'evoluzione di tipo erba." Lo informò del fatto che quella fosse proprio una delle evoluzioni di eevee, il tipo e le dinamica di evoluzione. "E' affascinante che sia in grado di fare la fotosintesi come le piante, questo gli permette di produrre sempre aria pulita." Aggiunse abbassando lo sguardo verso il pokemon erba e poi chinarsi per dargli qualche grattino dietro un orecchio. Il Sentret inoltre sembrò apprezzare con orgoglio il complimento che gli rivolse il professore quando si rese davvero conto della sua presenza. "Ci sono stato, ho viaggiato spesso per i miei studi. Come mai sei venuto proprio a Galar?" Gli chiese interessato di sapere cosa ci facesse lì un ragazzo di Johto. "Ci vivono diversi pokemon in questa foresta. Ma non saprei quale consigliarti forse un Rookiedee, un Blipbug o se sei fortunato uno Stunfisk di Galar." Cercò poi di aiutarlo consigliandogli qualche pokemon che viveva nel Bosco Assopito. Hemlock annuì appena quando sentì il nome dell'allenatore senza dire nulla. Fu proprio poco dopo che l'altro ed il suo pokemon notarono lo Skwovet portando a voltarsi in quella direzione anche il professore ed il Leafeon. "E' uno Skwovet. Il Pokémon Guancepiene, di tipo normale, ha la forte abitudine di mangiare senza sosta. Solitamente fa incetta di bacche nei campi coltivati." Spiegò in risposta alla sua domanda dimostrando tutta la sua conoscenza dei pokemon come se fosse una sorta di enciclopedia vivente. Gli Skwovet erano stati tra i primi pokemon che aveva iniziato a studiare essendo pacifici quanto comuni. Sentendolo lo Skwovet si fermò e rimase a osservarlo con occhietti curiosi. Era davvero buffo con quelle guance gonfie a causa delle bacche che stava portando in bocca.

Il ragazzo sembrò rimanere affascinato dal sentire la spiegazione sul Leafeon e il professore si limitò a fare un piccolo segno di assenso alle sue successive parole. "Ma assicurati che quell'eevee lo voglia, hanno così tante possibilità che a volte ancora mi chiedo come facciano a scegliere solo una evoluzione." Se ne uscì con fare spassionato per poi stringersi nelle spalle. "Chissà se un eevee si è mai pentito dell'evoluzione scelta." Si chiese giusto pochi attimi dopo, più tra se e se che rivolto a Kuro, portandosi pensieroso un indice sul mento. Il Leafeon alzò il muso per fissarlo socchiudendo gli occhi con l'aria di chi la sa lunga. "Ah... questo si che è lasciarsi guidare dal caso." Commentò con una lieve nota ironica quando venne sapere secondo quale criterio quell'allenatore di Johto fosse giunto a Galar. "Uhm... di tipo terra ed elettro e... è più semplice se te lo faccio vedere." Affermò cercando di spiegare le differenze tra uno stunfisk e uno stunfisk di Galar per poi optare di tirare fuori il suo pokedex: un quadernino che sembrava ben ricco di fogli e appunti tenuti un pò in disordine. Non che fosse strano visto l'aspetto trasandato del professore. "Eccolo." Disse quindi aprendo una pagina per mostrare al giovane degli accurati disegni vicini delle due forme di stunfisk con tanto di informazioni circa tutte le sue abitudini e differenze. Passati quindi a dare attenzione allo Skwovet fin quando il Sentret di Kuro si avvicinò all'altro pokemon cercando di toccargli una guancia gonfia ma, non capendo cosa volesse fare, quello tentò di colpire con azione il povero Itachi. "Mi sa che era meglio non infastidirlo." Il professore proferì quella assoluta verità quando si aveva a che fare con i pokemon selvatici. Fortunatamente era solo un piccolo Skwovet. "Allora che fai? Combatti o scappi?" Punzecchiò con sarcasmo il giovane allenatore poggiandosi con la schiena contro un albero. Il Leafeon gli si era seduto accanto ed entrambi avevano portato ben presto lo sguardo su quello che sembrava si sarebbe presto tramutato in uno scontro.

Il professore annuì piano dando ragione alla considerazione di Kuro. Non si sarebbe mai dovuto forzare nessun Eevee a subire una trasformazione che non voleva. Mostrato quindi il pokedex al ragazzo questi potè notare le effettive differenze tra le due forme di Stunfisk. "Direi proprio di no." Commentò Hemlock socchiudendo gli occhi al sentire l'uscita dell'altro su un ipotetico Sentret di tipo fuoco. Anche se era solo uno Skwovet infastidirlo non era stata una mossa inteligente, probabilmente aveva temuto che il Sentret volesse rubargli le bacche che conservava avidamente nella bocca, e per questo si era difeso dal suo punto di vista. Quando però tentò di caricarlo con un colpo frontale lo skwovet si ritrovò a scontrarsi contro un sentret appallotolato. L'impatto fece rimbalzare all'indietro lo scoiattolino che cadde a terra a pancia all'aria. Giusto il tempo di rialzarsi e darsi una scrollata che quello saltellò via sparendo tra dei cespugli. "E se ne è andato. Non era poi così agguerito quel piccoletto." Se ne uscì spassionatamente il professore dopo aver seguito con lo sguardo la breve strada percorsa dal pokemon prima che sparisse tra la vegetazione. "Senti, ora che ci penso, stavo cercando un allenatore a cui affidare un uovo. Arriva direttamente da Kanto ma ne abbiamo già abbastanza per le ricerche. Potrebbe interessarti?" Propose quindi al giovane allenatore di Johto.

Il ragazzo non sembrò molto convinto nell'essere adatto ad occuparsi di un uovo pokemon. "E quindi? Puoi sempre imparare." Disse leggermente seccato il professore mettendosi a braccia conserte con il Leafeon sempre vicino. "Ho provato ad affidarlo a un mio amico allevatore ma ha detto di trovargli un allenatore. A volte non so davvero cosa passi nella testa di quello lì." Si lamentò alzando appena il viso per aria e sbuffare. Certe volte Gin era davvero incomprensibile, insomma era il suo lavoro prendersi cura delle uova pokemon. Perchè diamine aveva spronato il povero professor Hemlock a farsi carico nel trovargli un allenatore!? "Anzi, sai che ti dico, se avessi bisogno di aiuto con quell'uovo va a Turrfield e cerca un certo Gin Yamamori della riserva Greenleaf. E' originario di Hoenn." Se ne uscì quasi volesse fare un dispetto per ripicca al signor Yamamori spedendogli quell'allenatore che desiderava tanto. Non sapeva se poi Kuro ci sarebbe andato o meno ma tanto valeva provare. Ad ogni modo il ragazzo semprò punto nella curiosità sull'identità del pokemon ancora non nato. "Eh, se non è diverso dagli altri si tratta di un pokemon raro, un charmander." Rispose con sicurezza arricciando le labbra in un sorrisetto sghembo. "Questo qui." Disse dopo aver preso il pokedex di Kanto, un altro quadernetto disordinato, e averlo aperto a una delle primissime pagine facendo vedere il disegno di un pokemon lucertola con una fiamma sulla coda. Detto ciò lo richiuse e lo rimise nel suo grosso zaino da campeggio insieme al precedente altro pokedex. "Detto sinceramente potrebbe essere una grande aggiunta per la tua squadra." Si sentì di dire spassionatamente girando appena il viso e infilandosi le mani nelle tasche. "Non che mi importi, comunque." Ci tenne a specificare.